venerdì 28 settembre 2012

Il giorno denominato venerdì

Il venerdì è il mio giorno preferito, (certo grazie direte voi, ma io al sabato e la domenica lavoro!!) la mattina me la tengo sempre libera per potermi dedicare interamente alla spesa al mercato e a vedere le amiche, svagarmi, riposarmi, passeggiare, lo mantengo un momento senza fretta, senza corse.
Il venerdì perfetto però deve avere alcune componenti fondamentali: scovare un nuovo frutto/verdura di stagione e cominciare ad arrovellarmi sul come cucinarla, un'amica (o più) con cui snocciolare la settimana, paturnie e varie ed eventuali, una buona dose di caffè, qualche passo qua e là.
Da un pò raccolgo foto di quello che acquisto, mi piacerebbe diventasse un appuntamento continuo, che gioia rivedere colori e forme delle stagioni passate e anche guardandole in ordine cronologico vedere come le immagini cambiano in relazione ai mesi.
Stamattina si stava così:



mercoledì 26 settembre 2012

Risultati

Avevo promesso che sarei tornata sul discorso -progettirealizzatidurantel'estate- con dei risultati.
Avete presente, quel luogo, sia che si tratti di un cassetto, di un armadio, di uno sgabuzzino, io tapina addirittura di una veranda, dove un giorno iniziate a sistemare quel tal cosa che non sapete dove mettere, i regali di matrimonio non desiderati, i vestiti da buttare in transito nel limbo di "vediamo se mi serve ancora", le scatole delle scarpe, e vi fate prendere la mano e ci infilate qualsiasi cosa che desiderate non avere sotto gli occhi.
Un bel giorno vi accorgete che state esagerando e che magari quel luogo potrebbe essere adibito ad altro, qualcosa da usare in maniera attiva e non passivamente come discarica casalinga.
Inizia il sogno del giardino pensile, la serra invernale, l'angolo lettura, camera da yoga, rifugio.
Io un bel giorno mi son svegliata ed ho pensato: ma nella veranda io ci faccio il mio studio!
E dopo giorni incredibili, razionamenti, sacchi neri, pulizia profonda, ricatalogazione ecco a voi il risultato:

Prima:

























Adesso:





lunedì 24 settembre 2012

Report London parte II

In questi giorni pian piano si affievolisce la febbre londinese, il marasma delle persone viste, il senso che tutto stia correndo, che tutto stia girando vorticosamente...
Allora dopo questo momento di latenza sono pronta con il mio elenco di pensieri e ricordi su Londra, così come avevo fatto per Berlino!

riflessioni:
-andare da Liberty è stato quasi come andare alla Mecca, credo di esser rimasta imbambolata a guardare i tessuti e il reparto merceria senza proferir parola per un tempo incalcolabile.
-gli autisti dei Double Deker (i bus rossi a due piani) dovrebbero tener conto dei poveri turisti seduti in prima fila, rigorosamente al secondo piano, terrorizzati dal veder prendere tutte le deviazioni contromano....
-vorrei ringraziare le persone che hanno deciso di scrivere LOOK RIGHT e LOOK LEFT ai passaggi pedonali, ma sappiate che io ho sempre attraversato la strada come se stessi per essere attaccata da 360°.
madeleine:
-mangiare all'aria aperta, seduta su gradini a Covent Garden, falafel freschi cotti al momento.
-passeggiare sul lungo Tamigi, verso sera e vedere accendere le luci.
Conclusioni:
-sempre chiedere consigli a chi vive, ha vissuto, nel posto in cui stai andando!
-questa città mi lascia sempre con l'impressione che sia un pò tutto come a Gardaland, quasi finto, manieristico.
Per concludere: resterò sempre convinta che loro, gli inglesi, sappiano che stanno guidando dalla parte sbagliata della strada ma che continuino a farlo per essere diversi da tutti gli altri... ma questo è tutto un altro discorso.






mercoledì 19 settembre 2012

Report London parte I

Report top secret su Renegade craft fair*:
mimetizzata da turista italiana che fa finta di essere una normale londinese mi accingo sabato pomeriggio verso le 16 a raggiungere la sede del mercatino:
tale old truman brewery, ovvero, vecchia fabbrica riqualificata dove trovano spazio mercatini, locali alla moda, negozi, eventi, esposizioni temporanee.
zona brick lane, ovvero, zona hipster stramodaiola che al fine settimana raccoglie colori-odori-pettinature-vestiti di tutto il mondo.
Capisco subito di essere evidentemente caduta in una realtà parallela.
Il mercatino è stato allestito al secondo piano di uno degli edifici della ex fabbrica, clima rilassato, gente tranquilla, sorrisi, chiacchiere.
Incontro dal vero:
ohhellofriend e quasi svengo... visto che lei ha un blog che io seguo da anni e che mi piace molto...
lovelypigeon vedi sopra,
sperimento così cosa deve comportare seguire un blog e conoscere una persona, anche sotto aspetti molto personali e poi trovarsela davanti e non avere nemmeno il coraggio di dichiarare la propria ammirazione e condivisione (molto male spia lara molto male!).
La mia attenzione (e i miei pences) vengono attirati dai seguenti crafters:
Kaylegh illustratrice inglese che confeziona anche spille, di cui io me ne sono accaparrata ben tre, fatevi un giro sul suo shop qui, a me è piaciuta molto, anche come tipa!!
Kevin illustratore pure lui, che aveva dei poster molto belli ma per me difficili da trasportare (in quanto spia devo essere sempre pronta alla fuga...) mi sono accontentata di una sua raccolta di cartoline.
Deb illustratrice, anche lei stampa i suoi disegni su spille, su tessuto e altro.
Se volete vedere molte foto dell'evento potete andare a vedere la pagina flickr dove è stato creato un album per questa data londinese, perchè come qualcuno ben saprà questo mercatino dell'handmade viene fatto anche in vari altri posti negli Usa.
Per concludere il post con più link della storia posso dire che dall'esperienza ho tratto due riflessioni che desidero condividere:
da un lato mi sono sentita parte di una comunità, atipica sicuramente visto la timidezza del rapporto vis à vis, che condivide però interessi, modo di vedere, passioni oltre che un mezzo di comunicazione altro.
dal secondo lato, non ho potuto fare a meno che confrontare la scena londinese con quella italiana incontrata nelle fiere e mercatini a cui ho partecipato eo visitato in Italia, e non posso che complimentarmi e in parte essere orgogliosa di quello che ho visto fare ai miei colleghi, della creatività molto personale e della spiccata individualità!
Ci manca solo crederci un pò di più... ma forse ora sto solo parlando a me stessa...

Bye bye

*Renegade Craft Fair, quello che può essere definito il mercatino dell'handmade madre di tutti i mercatini dell'handmade del mondo, nato in America ed esportato, per il momento solo in UK.






mercoledì 12 settembre 2012

Accumulazione

Oggi è stata una giornata di pioggia, intensa, fitta e rinfrescante.
Sento parlare di autunno, di desiderio dell'ennesimo cambiamento.
Ma a ben vedere mancano ben 10 giorni all'equinozio (si l'ho controllato su Wikipedia prima di scriverlo...), quindi questo vuol automaticamente dire che abbiamo ancora ben DIECI giorni d' estate!
E' tempo di tirar fuori la mia lista e di fare un controllino, di correre ai ripari se proprio c'è qualcosa che bisogna fare.
La lista "ritrovata" di questo giugno diceva:
-raccogliere e disegnare sui sassi (raccolta fatta ma disegnato no...)
-comprare delle federe bianche (recuperate varie della nonna!!)
-bagnare i piedi nell'acqua che scorre (sììì! sia lago che mare!)
-mangiare all'aria aperta (bhe!eccome!!)
-riposare all'ombra di un albero gigante (si!!)
-vedere il mare :)
-seminare :)
-fare un bel viaggio in treno!! (avrei preferito mete più esotiche...)
Ma soprattutto il punto conclusivo della lista era:
ACCUMULARE MOMENTI.
































Mi piace fare liste disequilibrate, sgangherate, filologicamente scorrette e apparentemente facili da realizzare!

lunedì 3 settembre 2012

Ri-comincio

Oggi per molti è il grande giorno del rientro.
Del nuovo cominciamento.
Per me principalmente lo sarà mercoledì, la nana comincia la scuola materna.
Ma più che un inizio io credo che sarà un nuovo passaggio, un altro gradino superato.
Il momento di tirar fuori la lista dell'estate e vedere cosa ho combinato per poter coscientemente compilare la nuova lista, quella dell'autunno.
Uno sguardo alle spalle, uno sguardo avanti.