mercoledì 10 ottobre 2012

L'autunno e le mandorle

In questi giorni ho pensato spesso di voler staccare, evadere per un momento, una parentesi, a volte desidero intensamente un luogo dove la vista possa spaziare senza incontrare né manufatti umani né i loro costruttori.
Il mio luogo di fuga prêt-à-porter è la casa dove sono cresciuta e dove vivono i miei genitori.
Dove non puoi ignorare il passaggio delle stagioni ma puoi smettere di correre.
Dove scappo a raccogliere foglie, sassi, fiori, verdura, bacche da portarmi a casa per continuare a gustare quel sapore lì.
Ieri era una stupenda giornata d'autunno, non ho saputo immaginare una cosa più bella che accendere il fuoco dopo esser stata per sentieri, orti e sull'albero della mia infanzia, sì, il mio preferito sopra il quale ho sognato di poter vivere come Cosimo, dove ho passato pomeriggi interi e che anche ieri, come sua abitudine, mi ha regalato le sue mandorle come se le avesse fatte apposta per me.
La sera è stata castagne, fuoco, uncinetto.
E' autunno.





1 commento:

Anonimo ha detto...

Guarda che sguardo, discola! :)
M