domenica 11 dicembre 2011

Milano -festeggiamenti parte 1-





























Per il mio compleanno ho sempre festeggiato in maniera megalomane, qualche anno fa, dicembre era "il mese dei festeggiamenti", poi è diventata la settimana ed ora parliamo di week end.
Organizzavo feste, cucinavo torte, preparavo casa per accogliere amici vari, e sistemavo un momento per festeggiamenti solo in due, io e Federico, spesso fatti in qualche viaggetto qua e là.
Adesso sarà che non siamo più solo noi, sarà che il mio sguardo è cambiato (sono una signora di una certa età dopotutto...) sta di fatto che quest'anno ho preferito un altro registro (certo una vena di megalomania pervade lo stesso l'animo).
Il momento festeggiamento solo in due è diventato il festeggiamento in sè, ed ho cercato di condensare tutto quello che mi piace fare in un solo pomeriggio, la bimba era sistemata dai nonni, e noi ce ne siamo scappati a Milano, ad annusare un pò di tessuti, sgranocchiare qualcosa in posti poco affollati, scappare dal duomo invaso dai festeggiamenti ambrogini e rintanarsi in libreria, in Hoepli per esser precisi, dove sembrava che la folla non arrivasse, dove ho scoperto un sacco di chicche ravanando tra gli scaffali.

A quel punto l'assurdità delle file fuori dai negozi, delle spinte tra la gente, dei bodyguard delle scale mobili sembravano storie di una realtà parallela.



Milan celebrations part 1

Always celebrated my birthday in a megalomaniac, way a few years ago, December was "the celebration month," then became "the week" and now is "the weekend".
I used to have parties, cook cakes, preparing the house to accommodate various friends, and arranged a time for celebrations only the two of us, me and Federico, often made in trips here and there.
Now that we no longer are just the 2 of us, maybe it is my look that has changed (I am a lady of a certain age, after all ...) the fact is that this year I decided to another register (certainly a streak of grandiosity pervades the soul).
The moment "celebration only two" became the celebration itself, and I tried to condense everything that I like to do in an afternoon, the child was placed with his grandparents, we escaped  in Milan, to smell a little tissues, munching something in uncrowded places, away from the Duomo and celebrating in a bookstore, in Hoepli to be precise, where it seemed that the crowd did not come, where I discovered a lot of goodies digging from the shelves.

At that point he absurdity of the queue outsides the shops, the tension between people, the bodyguard on the escalators seemed stories of a parallel reality.


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